Cos’è la Sindrome di Rembrandt

di Redazione Commenta

Avete mai sentito parlare di Sindrome di Rembrandt? Si tratta di un disturbo che colpisce oltre 3,5 milioni di italiani a cui reca problemi a livello lavorativo, sentimentale ed emotivo. Le cause? Possono essere diverse ma tutte portano a conseguenze ben precise: pelle rovinata da macchie e venature rosse più o meno marcate che spesso mettono in difficoltà chi ne viene afflitto.

Paolo Sbano, medico chirurgo presso la U.O.C. di Dermatologia del Policlinico Universitario “Santa Maria alle Scotte” di Siena e presso l’U.O.S.D. dell’Ospedale “Bel Colle” di Viterbo cerca di fornire un quadro dettagliato su questo disturbo della pelle.

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Considerate tutte le patologie vascolari del viso che portano alla cosiddetta ”Sindrome di Rembrandt”, gli italiani che soffrono di queste patologie sono oltre 3 milioni.Tra le lesioni vascolari si distinguono gli angiomi congeniti, nodulari o piani, gli angiomi acquisiti rubino e spider, le teleangectasie e la eritrosi. Per tutti questi casi impiego il Laser 585 che è il primo laser in grado di emettere la stessa lunghezza d’onda di un laser Dye, sia in modalità continua che pulsata e questo consentendo di eseguire trattamentisenza es iti di porpora o utilizzo la piattaforma Light EVO di Quanta System: il primo è specifico per lesioni rosse superficiali come angiomi piani, teleangectasie ed eritrosi, mentre il secondo per le lesioni scure/blu più profonde che necessitano di una lunghezza d’onda maggiore. L’età dei pazienti generalmente è tra i 30 e i 50 anni, allo stesso modo uomini e donne scelgono questo tipo di trattamento, anche se abbiamo registrato un aumento delle richieste da parte degli uomini. Le lesioni possono essere originate da una predisposizione genetica del paziente e da fattori ambientali che possono facilitarne l’insorgenza

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