Perché la pizza non fa male

di Redazione Commenta

Gli italiani ne vanno matti, essendo il nostro Paese la patria di questo meraviglioso cibo. Fa gola a tutti e almeno una volta a settimana finisce in tavola. Ma la pizza fa bene, o è vero come sostiene qualcuno che è paragonabile al cibo spazzatura? Ecco il parere degli esperti (stranieri).

La pizza, un alimento apprezzato e diffusissimo non solo in Italia ormai, ma nel mondo, è stata più volte esclusa categoricamente da diete controllate, ma ad oggi sono in molto tra medici ed esperti dell’alimentazione a non pensarla più così. La pizza è sicuramente un alimento sano, composto da farina, acqua, e diversi condimenti tra i più diversi. Nasce in passato come pasto povero, con aggiunta di passata di pomodoro e mozzarella, la famosa pizza margherita.

La pizza margherita può essere consumata una volta la settimana da chi pratica dell’attività fisica, tenendo conto che una pizza ha all’incirca le stesse calorie che si trovano in un piatto di pasta ben condito, ossia tra le 600 e le 700 chilo calorie, e dunque per chi ha bisogno di 2.300 chilo calorie quotidiane ne può consumare addirittura una al giorno, mentre il discorso cambia per chi è a dieta e deve mantenere un regime alimentare che si aggiri intorno alle 1.400 calorie. I nutrizionisti ci dicono che l’importante è non associare cibi come pane o pasta se si consuma la pizza, perché si andrebbe ad esagerare troppo l’assunzione di carboidrati, dato che essa è composta appunto del 70 % di carboidrati, 20 % di grassi e 10 % di proteine e ridotte quantità di vitamina A, E, ferro e calcio.

Un gruppo di nutrizionisti dell’Università di Glasgow ha condotto uno studio su questo alimento, che ha portato alla conclusione che non è corretto associare la pizza al cibo spazzatura, come per tanto tempo è stato fatto.

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