Ipertensione, quali cibi mangiare?

di Redazione Commenta

Sono sufficienti ventuno giorni di dieta per diminuire la pressione del sangue nonché l’insufficienza cardiaca. Gli effetti, che sono pari a quelli conseguibili con l’utilizzo dei farmaci, sono stati resi possibili da un regime alimentare con basso apporto di sale ma nel contempo ricco di mineral quali potassio, magnesio, calcio e antiossidanti.

A testimoniarlo è una breve sperimentazione portata avanti da un gruppo di medici dell’Università del Michigan su un gruppo di tredici pazienti di età inclusa tra i sessanta e i settant’anni. Il cosiddetto “dietary approaches to stop hypertension” (dash), malgrado il gruppo di controllo fosse composto da un esiguo numero di persone, si si fonda sul consumo di cibi preferibilmente cucinati e consumati a casa, e al massimo 1,150 milligrammi di sale al giorno al posto dei 4 mg che consumano in media gli uomini e i 3 mg delle donne (medie americane).

La nuova dieta è in grado di ridurre ipertensione e insufficienza cardiaca.  Importante è ribadire che i cibi mangiati fuori casa, in giro, sono troppo ricchi di sale sale. Questa dieta invece sostituisce il sale con dosi elevate di potassio, magnesio, calcio e antiossidanti. Dopo 21 giorni i risultati sono stati simili a quelli ottenuti coi farmaci per l’ipertensione. Ne consegue che l’alimentazione può agevolare di gran lunga il rilassamento del ventricolo sinistro del cuore, diminuendo l’indurimento delle pareti del cuore e migliorando il flusso sanguigno fra cuore e arterie.
In altri termini, avere un cuore in buona salute, anche senza l’aiuto di farmaci potenzialmente deleteri, è possibile.

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