Perché ai bambini fa male mangiare a mezzanotte

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Ci sono dei bimbi che mangiano quattro wurstel come spuntino di mezzanotte, pasti totalmente vegan, baby-sushi e vanno matti per la cucina cinese. Lo si capisce, tra le altre cose, dall’uso spropositato della salsa di soia. Questi sono alcuni tra i menù più stravaganti proposti ai bambini italiani. Molte le casistiche del genere da Nord a Sud, nell’ottica di un’inchiesta sulle abitudini alimentari dei baby-connazionali da sei mesi a tre anni. E’ dunque più semplice, con questi dati a disposizione, fare un quadro delle abitudini alimentari (dalle più regolari alle più stravaganti) delle famiglie italiane. Ci sono le famiglie più attente, che nei diari alimentari compilati per la ricerca hanno appuntato persino la durata della poppata al seno, a quelle più ‘bizzarre’. E in particolare mostrano gli stili alimentari più variegati che stanno prendendo piede anche nel nostro Paese.

Cattive abitudini alimentari dei bambini

Nei primi dodici mesi tutti i bambini raggiungono il fabbisogno di ferro raccomandato, ma dopo il primo anno di vita solo il 20% lo raggiunge. Un fattore di evidenti squilibri. Il più grave (quello che più rappresenta un rischio di obesità futura) è l’eccesso di proteine: fino a 12 mesi, il 50% dei bambini ne assume infatti il doppio rispetto al fabbisogno, e superato l’anno il livello balza a quasi 3 volte. Ma le mamme italiane esagerano anche con la quantità di sodio: l’abitudine a salare le pappe inizia infatti già prima dell’anno, in tutta Italia.

E a partire dai 18 mesi un bambino su due comincia a consumare una quantità di sale che va oltre il limite raccomandato. Anche lo zucchero è in eccesso: raggiunge ai 12 mesi il livello massimo raccomandato, poi dilaga.

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