Carenza di calcio, quali sono i sintomi e le cause

di Redazione Commenta

Una carenza di calcio nel sangue, prima della menopausa, è rara, può accadere, per esempio, in caso di gravi malattie della tiroide. I livelli di calcio difficilmente si abbassano perchè è sotto stretto controllo della vitamina D e del paratormone, che lo tengono in equilibrio.

Ma la carenza di calcio non è solo un problema dell’avanzare degli anni, anche da giovani il problema non va sottovalutato. In particolar modo bisognerà prestare attenzione se si hanno disturbi di comportamento alimentare, se non segui una corretta alimentazione e se sei fumatrice. In questo caso, puoi andare incontro ad un deficit già dai 45 anni.

Lo stesso rischio lo corre chi è intollerante al lattosio e non sostituisce i latticini in modo adeguato. Contrariamente a quanto si pensa, alcuni sintomi non significano carenza di calcio, ad esempio, le unghie che si spezzano facilmente, le frequenti carie o le mestruazioni molto dolorose. In questo caso si potrebbe trattare di un deficit di rame, zinco e selenio. Mentre, un dolore articolare, di quelli che riusciamo a ‘sopportare’, possono indicare un carenza di calcio.

Con la menopausa gli estrogeni calano di colpo ed il processo di demineralizzazione delle ossa potrebbe favorire l’osteoporosi, la malattia degenerativa che rende le ossa sempre più fragili, con il rischio di fratture. Succede spesso che le piccole fratture siano causate da un urto contro un mobile o inciampare sbadatamente. Molte donne non se ne accorgono e ritengono che si tratti di un dolore dovuto all’artrosi.

L’acqua minerale è la maggior fonte di calcio, basta berne 2 litri al giorno. Controlla l’etichetta, devono esserci almeno 300 mg/l di calcio. Una porzione di ricotta è meglio di un bicchiere di latte, ti garantisce 295 mg di calcio contro 119. Ottima fonte è anche un vasetto di yogurt intero (125 mg). La soia va bene se sei intollerante ai latticini, possiede 250 mg di calcio per 100 g. Fra le verdure, la cicoria è la pù generosa, 150 mg di calcio in 100 g di insalata. Condita con olio di oliva favorisce un aumento dell’osteocalcina.

La dose necessaria di calcio al giorno è di circa 1 g o poco più, è assolutamente sbagliato il fai da te, già 2 g possono essere pericolosi. Un recente studio svizzero conferma che un’eccessiva integrazione di calcio può favorire i calcoli renali e altri problemi.

Photo credit: macalit su Flickr

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>