Melatonina, l’ormone dalle mille proprietà

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Fino a qualche anno fa era una molecola sconosciuta, è diventata famosa intorno agli anni Cinquanta, prima degli Stati Uniti poi anche in Europa e in Italia. Pubblicizzata come l’integratore antinvecchiamento per eccellenza, la melatonina adesso è gettonatissima, c’è chi la considera una sorta di panacea. Della melatonina si è detto di tutto e di più, considerata molto efficace nel trattamento degli uomini anziani con un ingrossamento benigno della prostata, contrasterebbe l’alopecia, i disturbi del sonno, effetto giovinezza garantito e, dulcis in fundo, sarebbe un ottimo afrodisiaco naturale.

La melatonina è una molecola naturale secreta dalla ghiandola endocrina pineale situata nel nostro cervello. Ha molte funzioni, ma con il passare dell’età viene prodotta sempre meno e il nostro organismo interpreta questo calo come un input ad invecchiare. Come in tutte le cose, anche la melatonina hai suoi pro e i suoi contro. Vediamo quali sono.

Elisir di gioventù
Ormai è una certezza, la melatonina rallenta l’invecchiamento della pineale che, vale la pena ricordarlo, è la ghiandola che impartisce all’organismo l’ordine di invecchiare, in quanto la mette a riposo. Se si somministra questa molecola dall’esterno, infatti, la pineale non ha più bisogno di produrla, per cui rallenta il proprio processo di invecchiamento. Per esempio, ripristina i ritmi ormonali antecedenti la menopausa. Da studi effettuati, gli effetti su donne in età compresa tra i 42 ed i 62 anni, si è visto che in soli sei mesi ha avuto effetti generali positivi di ringiovanimento, soprattutto evitando i fenomeni depressivi tipicamente legati al climaterio. La melatonina riduce i radicali liberi meglio di qualunque altro antiossidante.

Concilia il sonno
Si può usare la melatonina al posto del sonnifero, se si tratta di insonnia non grave. Tra l’altro, non avendo controindicazioni, può essere assunta anche dalle persone anziane.

Contro il jet lag
Aiuta nel superare i disturbi tipici causati dal cambiamento del fuso orario, difficoltà di adattamento alla nuova situazione, affaticamento, irritabilità e disturbi del sonno. Con il cambio del fuso orario si scombina il nostro orologio interno, alterando i ritmi del sonno e della veglia. La ghiandola pineale produce la melatonina quando c’è buio, quindi, tra le due e le quattro del mattino, cambiando il fuso orario tutto viene scombussolato.

Ingrossamento della prostata
La melatonina non è in grado di curare la prostata, però interferisce su un disturbo correlato, vale a dire la nicturia. In questo caso la melatonina favorisce il flusso urinario, il che non è poco.

Photo credit: healthy-allcom su Flickr

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