Il tubicino anticoncezionale che sostituisce la pillola

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Arriva in questi giorni l’impianto al progesterone, una rivoluzione nel campo della contraccezione, si inserisce nell’avambraccio, è invisibile e protegge da gravidanze indesiderate per tre anni, e non è l’unica novità in arrivo, ce ne sono altre. Dopo il cerotto del 2004 arriva l’impianto al progesterone costituito da un tubicino di 2 mm di spessore e 4 cm di lunghezza che il ginecologo inserisce sottopelle nell’avanbraccio con una siringa speciale.

Il dispositivo è invisibile, lo senti solo se schiacci con il dito, e rilascia nel sangue un progestinico, l’etonogestrel. La copertura anti concezionale è pari a quella della pillola ma dura, ininterrotta, per 3 anni, momento in cui l’impianto va rimosso con una microincisione.

Durante i tre anni il dispositivo non provoca granulomi sottopelle o reazioni allergiche. Inoltre, non perde il suo potere contraccettivo anche se prendi una botta proprio lì. Al momento dell’inserimento il ginecologo annota la data di scadenza ma, finiti i trentasei mesi, il potere contraccettivo non perde immediatamente efficienza (se si hanno dubbi si possono effettuare gli esami del sangue per valutare il livello degli ormoni). L’impianto è indicato per chi fuma e per chi soffre di obesità perchè, rilasciando solo progesterone, non aumenta il rischio di trombosi.

Il tubicino anticoncezionale può dare irregolarità mestruali nel 10 per cento dei casi. Se l’irregolarità è importante può essere necessario rimuovere l’impianto, perchè le perdite innalzano il rischio di anemia. Il costo dell’impianto è di circa 150 euro.

Le novità anticoncezionali, però, non finiscono qui, arriverà anche la pillola che si può assumere, senza interruzioni, per 120 giorni di fila (senza ciclo). O da interrompere quando ti è comodo, per fare una pausa di 4 giorni (durante i quali compare il flusso) e poi ricominciare, programmando le mestruazioni. L’assenza prolungata del ciclo non provoca danni. Questo farmaco ha le stesse controindicazioni delle pillole tradizionali, vale a dire no alle fumatrici e alle donne che hanno gravi disturbi della circolazione, perchè gli ormoni alzano il rischio di trombosi.

Photo credit: su Thomas Hartmann su Flickr

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