Ecco come mangiare gli affettati senza ingrassare

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Gli affettati sono molto saporiti ma sono notoriamente ricchi di grassi e di sodio, non sempre salutari ma, come tutti gli alimenti c’è il buono e cattivo, tutto dipende dalla quantità di cui si fa uso e dal rapporto con gli altri alimenti della dieta individuale. Nell’ambito di un’alimentazione equilibrata i grassi non solo possono, ma devono entrare (in quantità che non superino il 30 per cento del totale). Tante persone hanno la necessità di smaltire qualche chilo, nei programmi dietetici, infatti, gli affettati sono tra i primi alimenti da bandire, ma è proprio vero che per tornare in forma bisogna rinunciare per sempre a prosciutti, pancetta e speck?

Come sempre, anche in questo caso occorre tenere conto di alcune variabili nutrizionali, che ci indicheranno quali e quanti affettati consumare nell’arco della giornata e, soprattutto, in quale modo abbinarli per trasformarli in appetitosi alleati snellenti. Per questo bisogna scegliere quelli meno calorici, si possono acquistare salumi freschi, appena affettati, anche se oggi i prodotti in busta sono molto sicuri, controllati e nutrizionalmente equilibrati.

Ad esempio, la bresaola, fra gli affettati, è la meno calorica e la più rassodante. Ha un basso apporto calorico (151 kcal/100 g), resta comunque salata e dunque è bene non superare i 100 g al giorno. Il miglior abbinamento è con il pane nero di segale, che è ricco di fibre e di minerali che migliorano l’attività intestinale. Ha inoltre un potere saziante doppio rispetto al pane bianco. Non va mangiata più di due volte la settimana. Il trucco è farsi tagliare le fettine molto sottili, sembrerà di più.

Il prosciutto cotto risulta vincente su quello crudo, per calorie, grassi saturi e soprattutto sale. Il crudo ha invece più proteine e risulta consigliabile per tonificare la massa muscolare. È sempre consigliabile non superare le due porzioni a settimana, con 50 g di prosciutto cotto e 25 di crudo, se si elimina il grasso visibile, si può anche raddoppiare la quantità.

Si possono consumare anche altri affettati, come speck, coppa, sempre non superando i 50 grammi al giorno, sempre una sola volta a settimana. In ogni caso, gli affettati risultano più digeribili se abbinati a grandi insalate, contorni di verdure cotte, frutta dolce (fichi, uva, pere e mele a fettine) e pane nero, che neutralizza il surplus di grassi.

Ovviamente le porzioni settimanali di diversi prodotti non sono sommabili nella stessa settimana.

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