Alimentazione per i bambini, dolce sì, zuccherato no per prevenire l’obesità infantile

di Redazione Commenta

Ormai è noto, la pratica di bagnare il ciuccio nel miele per calmare i più nervosetti non solo è inutile, ma anche dannosa. Non tutti sanno, però, che tanti dolci stratagemmi quotidiani possono essere altrettanto pericolosi per la salute dei bambini. A dare nuove notizie in merito è stato il congresso dell’America College of Gastroenterology: neppure il fruttosio è innocuo come si pensa. Gli studiosi americani mettono in relazione il consumo di questo zucchero con il mal di pancia, soprattutto nei bambini più piccoli. l problema è anche più ampio: in linea di massima, e su questo sono d’accordo anche gli esperti italiani, è bene abituare i bimbi fin da piccoli ad avere un corretto rapporto con lo zucchero per prevenire l’obesità infantile e altri disturbi.

Il fruttosio è un carboidrato (zucchero) che si trova naturalmente nella frutta e nel miele. È contenuto in numerosi alimenti lavorati, come i succhi di frutta concentrati e i dolci industriali. Ha un potere dolcificante maggiore dello zucchero classico (saccarosio), ma ha un basso indice glicemico. Ciò significa che non fa impennare i livelli di zucchero nel sangue e non costringe l’organismo a immettere forti concentrazioni di insulina, riducendo così il rischio di diabete. L’uso massiccio, però, però causare problemi a livello renale e metabolico, così comune, nei bambini, un mal di pancia in apparenza inspiegabile e innocuo.

Le abitudine da adottare con i più piccoli

Bastano poche regole per evitare spiacevoli conseguenze. Innanzitutto, non bisognerebbe aggiungere lo zucchero ad alimenti di per sé dolci (come il latte e la frutta); non dare zucchero e miele al di sotto dell’anno di età, evitare di coccolare il bambino con caramelle e dolcetti. Sono tutti piccoli espedienti che diventano passi importanti per seguire una corretta alimentazione anche da adulti. Sorbitolo, xilitolo e maltitolo (sostanze naturali dall’effetto dolcificante) sono usati spesso in alternativa allo zucchero perché meno calorici, ma non sono indispensabili e non vanno dati ai bambini sotto i tre anni. Per tenere sotto controllo le calorie ingerite, infatti, è meglio modificare la propria dieta e aumentare l’attività fisica.

Alcuni pediatri ritengono che non ci sia di introdurre zucchero nella dieta del bambino, è più importante abituarlo da piccolo al sapore naturale dei cibi: non c’è alcuna necessità di aggiungere zucchero al latte del mattino o alla frutta di metà pomeriggio. Anche l’abitudine di sciogliere i biscotti nel biberon potrebbe facilmente e giustamente abbandonata non appena il bambino è in grado di masticare. Dargli in mano un biscotto, oltretutto, è più soddisfacente anche per lui.

Il miele va introdotto nell’alimentazione dopo l’anno di vita del bambino, ma va usato poco, il minimo indispensabile, magari spalmato su una fetta biscottata o sul pane. Per le altre preparazioni casalinghe, le torte soprattutto, si potrebbe ricorrere a uno stratagemma, usando la frutta matura al punto giusto e, quindi, molto dolce, oppure azzardare e proporre al bimbo una torta alle carote. Per quanto riguarda i vari tipi di zucchero, infine, quello bianco e quello di canna non comportano alcuna differenza a livello di salute per il bambino.

Per i bambini è dunque consigliato limitare i cucchiaini di marmellata, miele e creme dolci spalmate sul pane e sulle fette biscottate. Abituare i bambini a lavarsi i denti subito dopo aver mangiato, soprattutto se si tratta di cibo dolce (quindi anche dopo le caramelle gommose). Ridurre l’uso delle bevande dolci e gasate (vale anche per le bibite light). Non tenere in dispensa grandi scorte di dolci.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>