Tumore al seno: diventa meno aggressivo se si inibisce la proteina hMena

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Uno studio tutto italiano, pubblicato sulla rivista scientifica “Plos-One”, ha dimostrato che il tumore al seno, il più diffuso fra le donne (solo in Italia ne vengono diagnosticati ogni anno circa 40 mila), se si interrompe la comunicazione tra alcune proteine che provocano il tumore al seno. In particolare, inibendo l’azione della proteina hMena che ha un ruolo fondamentale nelle neoplasie mammarie, si ha un rallentamento del tumore al seno Her2, uno dei più difficili da curare.

La ricerca per ora è stata effettuata in laboratorio, ma si spera di passare al più presto a una verifica sulle donne. Lo studio italiano coordinato da Paola Nisticò, del Laboratorio di Immunologia dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena in collaborazione con l’Università Sapienza di Roma e con l’Istituto San Raffaele di Milano: “Si potrebbero individuare farmaci inibitori di hMena per interrompere i segnali che ne permettono la cooperazione col gene Her2, migliorando così il decorso clinico dei tumori al seno più aggressivi”, ha spiegato Paola Nisticò.

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