Scoliosi: saperla riconoscere per intervenire, il controllo comincia dall’infanzia

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La scoliosi va trattata fin dall’infanzia, il rischio è che la colonna vertebrale manterrà le sue deviazioni che con il passare del tempo peggioreranno. Se si osserva attentamente una persona con la scoliosi in posizione eretta, si può notare che le spalle non si trovano alla stessa altezza, il bacino sbilanciato o le scapole prominenti, un’anca sollevata e l’inclinazione della postura da una parte. Non c’è perciò da meravigliarsi se una tale condizione possa provocare dolori sempre più forti con il passare del tempo e con il peggioramento della situazione.

Il carico scorretto sulla colonna porta ad un’usura prematura dei dischi intervertebrali. Queste trasformazioni che colpiscono così in profondità, nei bambini solo raramente danno luogo a dolori. L’esperienza insegna però che il ritmo del peggioramento raddoppia dalla pubertà fino al completamento della crescita. Proprio per questo è importante riconoscere e curare il prima possibile la scoliosi, meglio se prima della pubertà, la deformazione della spina dorsale.

Ma questo presuppone che siano noti i segnali della scoliosi:

1. Osservando da dietro la schiena si può notare come si evidenzino le protuberanze delle vertebre sotto la pelle. Normalmente esse vanno dal collo alla zona lombare formando una linea diritta. Nel caso della scoliosi questa linea è curva.
2. Un altro segno è lo sporgere di un fianco e l’altezza irregolare delle spalle e delle scapole.
3. Il segnale però più importante è visibile se il bambino si piega in avanti. Osservando la schiena si osserva, in caso di scoliosi, la presenza di un rigonfiamento accanto alla colonna vertebrale (una specie di gobba).

Gli interventi che si possono effettuare in caso di scoliosi tendono per lo più a mantenere una certa funzionalità nonostante la dissimmetria. Nella fase della crescita e nell’età della pubertà, si può ancora ritornare alla normale anatomia della colonna mentre in seguito è solo possibile cercare di ridurre le curvature e mantenere la funzionalità anche in presenza di una certa asimmetria. Delle terapie conservative della scoliosi fanno parte massaggi, manipolazioni, fisioterapia e allungamenti della muscolatura accorciata, soprattutto un potenziamento della muscolatura della schiena e dell’addome.

In alcuni casi di scoliosi può essere necessario indossare per un periodo un busto ortopedico. L’intervento chirurgico viene preso in considerazione solo nei casi molto gravi.

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