Controllare la pressione per mantenere i reni sani, ipertensione e malattia reale strettamente collegate

di Redazione Commenta

Nonostante il notevole incremento registrato negli ultimi anni nel campo dei trapianti, le donazioni di organi non sono mai sufficienti. Inoltre molte persone non possono sottoporsi ad un trapianto perché troppo anziane o a causa delle complicazioni della malattia renale. Partendo da questo presupposto appare evidente l’importanza di un’adeguata prevenzione. Nel nostro paese si stima che siano oltre 2 milioni le persone che soffrono di danni renali, spesso senza saperlo, rischiando gravi complicazioni cardiovascolari o la dialisi.

Eppure da un’indagine condotta da Gfk Eurisko su un campione di 1.400 persone, è emerso che un’elevata percentuale degli italiani (49%) ritiene che non si possa prevenire un danno renale.

Esiste un importante rapporto fra ipertensione e malattia renale. Tenere sotto controllo la pressione arteriosa, infatti, è uno dei principali consigli degli esperti. L’ipertensione può essere sia la causa che la conseguenza di un’insufficienza renale. I reni, infatti, sono un importante filtro che serve a purificare il sangue. A causa dell’ipertensione e del conseguente danneggiamento dei vasi, la quantità di sangue che arriva al rene per essere filtrata è minore. L’altra faccia della medaglia è che se i reni funzionano male, possono provocare ipertensione e patologie cardiovascolari.

Genericamente, dopo aver effettuato degli esami specifici per la prevenzione delle malattie renali, solo un 4% ha citato il controllo della pressione arteriosa. Il che dimostra che sono poche le persone che hanno la consapevolezza che misurare regolarmente la pressione sia di vitale importanza per prevenire l’insorgere di patologie renali croniche, con la conseguente necessità di sottoporsi a dialisi per tutta la vita.

Controllo della pressione non significa solo misurazioni regolari, ma è anche l’adozione di un regime alimentare a basso contenuto di sodio. L’eccesso di questo minerale, infatti, facendo aumentare la pressione arteriosa, fa diminuire il flusso di sangue ai reni indebolendo quindi la loro capacità di filtrare.

Una buona parte delle malattie renali operano silenziosamente, senza sintomi per anni e, quando i loro effetti si rivelano, potrebbe essere tardi per intervenire efficacemente. Quindi prestare attenzione ai propri reni serve a prevenire un’insufficienza renale cronica e ridurre il rischio cardiovascolare, che aumenta sensibilmente anche solo in presenza di un’insufficienza renale lieve. Se la diagnosi è precoce, le cure possono essere molto efficaci e si può giungere anche a completa guarigione o perlomeno può essere rallentata l’evoluzione della malattia.

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