L’inquinamento ambientale può essere una delle cause dell’obesità?

di Redazione Commenta

Sono molti anni che la ricerca ha messo in evidenza l’inquinamento ambientale tra le cause che portano all’obesità. Infatti, negli ultimi anni si è capito che l’obesità è causata da diversi fattori e non è solo legata a uno squilibrio nel bilancio tra calorie assunte e calorie consumate. Vi sono per esempio cause genetiche, cliniche, metaboliche, sociali e familiari, ovvero l’influenza del contesto in cui si vive e infine ambientali.

Come si accumulano i grassi
L’inquinamento ambientale può concorrere, assieme ad altri fattori, a una condizione di obesità. Infatti le sostanze chimiche presenti nell’ambiente possono alterare i normali equilibri chimici dell’organismo, favorendo l’accumulo di grasso. Si può entrare in contatto con le sostanze inquinanti sia attraverso il cibo sia con l’acqua. O ancora respirando aria inquinata da polveri sottili. Le sostanze più pericolose e più studiate sono quelle dette diossino-simili, che si formano per combustione e le sostanze utilizzate in agricoltura. Queste sono anche dette interferenti endocrini, perché interagiscono con gli ormoni. Una volta entrate nell’organismo si accumulano nel grasso. Semplificando, una volta che la persona che vuole perdere peso si mette a dieta e dimagrisce, il grasso consumato rilascia queste sostanze che entrano in circolazione interferendo con il sistema ormonale e alterando il meccanismo di consumo delle calorie.

Non è facile difendersi da queste sostanze né è sufficienze andare a vivere fuori dalla grandi città: l’inquinamento è globale e l’iniziativa personale ha uno scarso effetto. Si deve però prendere coscienza della propria condizione fisica in relazione a questo fattore: per esempio è bene sottolineare che lo smog non è implicato nel sovrappeso leggero, ma solo con l’obesità.

Per capire se si è obesi
L’obesità è definita come una condizione in cui vi è un eccesso di grasso corporeo come quantità in assoluto e come distribuzione in punti precisi del corpo. La valutazione della distribuzione del grasso corporeo può essere effettuata con diversi metodi, dalla misura delle pieghe della pelle al rapporto tra la circonferenza della vita e dei fianchi. Da valutare anche l’indice di massa corporea, che per le persone obese è maggiore di 30. L’indice di massa corporea è il rapporto tra il peso in chilogrammi e l’altezza in centimetri al quadrato.

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