Depressione: le donne sono le più colpite, ma si può combatterla

di Redazione 1

La depressione è un disturbo sempre più diffuso ed è tipicamente femminile. Le cause sono diverse, gioca un ruolo rilevante il fattore estro progestinico, cioè il ciclo vitale femminile (gravidanza, post partum, sindrome premestruale, menopausa) ma è opportuno parlare di concause, da quelle genetiche ai fattori climatici stagionali, fino a quelle di genere, per cui le donne sono più sensibili degli uomini.

Inoltre, la depressione è in aumento rispetto al passato perché si è modificato il ruolo della donna all’interno della società, che la vede sempre più impegnata e, quindi sottoposta a un forte stress fisico ed emotivo.

Si tratta di una patologia dell’umore che compromette la qualità della vita di una persona perché caratterizzata da tutta una serie di sintomi cognitivi, comportamentali e affettivi che vanno a diminuire il tono dell’umore.

La depressione, sia che si presenti sotto forma di episodio transitorio sia di vero e proprio disturbo, è bene sapere che è possibile curarla. È importante imparare a riconoscerla per poterla affrontare e combattere, perché esistono delle armi efficaci e dei centri specializzati nel trattamento. È importante volersi curare e bisogna superare innanzitutto la vergogna legata al pregiudizio di soffrire di una malattia mentale.

Secondo la serietà del disturbo si può ricorrere a farmaci per contrastare la depressione, che oggi sono ben tollerati, o alla psicoterapia. Tuttavia non è da sottovalutare l’attenzione allo stile di vita e alle condizioni di stress che rappresentano un fattore di rischio.

I sintomi della depressione

Cognitivi: incapacità nel prendere le decisioni, disturbi dell’attenzione e della memoria.
Comportamentali: perdita d’interesse, astenia, irritabilità, ricerca della solitudine, disturbi del sonno.
Affettivi: indifferenza, riduzione o assenza del desiderio sessuale, disaffettività.

Commenti (1)

  1. Non sono una donna, ma sono riuscito a vincere la depressione grazie ad una psicoterapia cognitivo-comportamentale. Quest’ultima mi ha fornito strumenti e strategie per poter combattere questo male oscuro.

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