Le piante aiutano a calmare i fastidi della congiuntivite, sintomi e rimedi naturali

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La congiuntivite è l’ infiammazione della congiuntiva, la mucosa che ricopre l’ interno delle palpebre e la parte bianca dell’ occhio, la sclera. La congiuntivite è un disturbo fastidioso: l’ occhio prude, brucia, si riempie di lacrime, è sensibile alla luce e può apparire gonfio e iniettato di sangue.

Spesso si avverte come la sensazioni della presenza di un corpo estraneo e di avere un velo davanti agli occhi. Contro i sintomi più acuti della congiuntivite è bene rivolgersi all’ oculista. Si può ricorrere anche all’ aiuto di erbe mediche dalle proprietà lenitive.

Ai primi sintomi della congiuntivite si può ricorrere al ribes nero, che rafforza le difese naturali dell’ organismo e agisce sulle ghiandole surrenali stimolando la produzione di sostante antiffiamatofie e antiallergiche: 50 gocce al mattino, in poca acqua, a digiuno. Un rimedio a cui associare le proprietà delle gemme del mirtillo nero che sono ottime contro batteri e infiammazioni: 50 gocce 3 volte al giorno 15/20 minuti dopo i pasti.

Per decogenstionare il rossore è ottima l’ eufrasia, detta anche erba degli occhi, una pianta semiparassita che cresce nei pascoli o al margine dei boschi e un rimedio ricco di iridoidi, flavonoidi e tannini. Tutte sostanze utili per combattere batteri e infiammazione. Per un impacco da praticare sulle palpebre con compresse di garza sterile: fare bollire per 20 minuti 15 g di fiori in un litro d’ acqua, lasciare raffreddare e filtrare.

Grande aiuto per la congiuntivite anche dalla camomilla romana, una pianta ottima per lavaggi e impacchi decongestionanti: per un decotto lasciare bollire 50 g di fiori in un litro d’ acqua. Aiuta a restituire sollievo agli occhi irritati anche il fiordaliso, i cui fiori, ricchi di sostanze come antociani e flavonoidi, hanno un’ azione decongestionante. In alternativa, giovano anche il lampone, il crisantemo americano o finocchio. Per un impacco usare 50 g di erba essiccata o 30 g di semi di finocchio in un litro di acqua bollente. Lasciare in infusione per circa 30 minuti e filtrare.

Per arrestare prurito e rossore dovuti alla congiuntivite si può ricorrere alla piantaggine dalle foglie ricche di aucubina, con proprietà antistaminiche. L’ allergia è data dal polline e non dalla pianta. Per bagni e impacchi oculari usare 50 g di foglie essiccate da lasciare in infusione per circa 30 minuti in un litro di acqua bollente. Se gli occhi sono iniettati di sangue, meglio l’ amamelide, che contrasta l’ ingrossamento dei capillari della superficie oculare evitandone la rottura.

Che cosa fare per la congiuntivite
– Lavare gli occhi con acqua o decotti e infusi tiepidi e ben filtrati.
– Usare solo asciugamani personali per evitare il contagio.
– Sì ai rimedi omeopatici: se è presente secrezione degli occhi bere Argentum nitricum 5 CH mentre se a prevalere sono bruciore e sensazione di sabbia negli occhi preferire Euphrasia 9 CH: 5 granuli 3 volte al giorno per circa 2 settimane.
– Per un sollievo immediato, mettere sulle palpebre fette di patate crude.
– Sì al succo crudo di spinaci (200 ml) e carota (300 ml) da bere una volta al giorno

Se i sintomi non migliorano dopo 3 giorni consultare l’ oculista. Se la congiuntivite è causata da sostanze irritanti o allergie, preferire impacchi e lavaggi freddi. Contro la forma virale ricorrere invece a impacchi caldi e adottare misure igieniche per evitare il contagio dei propri familiari. Le erbe non sostituiscono mai le cure mediche, ma possono essere associate ai farmaci. Per una cura personalizsata consultare un esperto.

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