Fragilità capillare: un problema soprattutto femminile. I sintomi, le cause, l’ integrazione della dieta

di Redazione 1

Le antiestetiche e piccole vene rosse sono sintomo di fragilità capillare e riguardano soprattutto le donne, in particolare donne stressate, in sovrappeso e con la cellulite, spesso si tratta di predisposizioni genetiche o di carenza di vitamine (in particolare di vitamina C e avitaminosi P), ma anche temporanee alterazioni ormonali, come gravidanza o fase premestruale, o scorrette abitudini comportamentali.

Alcune pillole anticoncezionali possono provocare la fragilità capillare e, in alcune donne predisposte, accentuarne il problema. Altre cause possono essere l’ assunzione di farmaci anticoagulanti, infezioni, ma anche un fattore ereditario. Il problema è, in ogni modo, facilmente risolvibile con un regime alimentare appropriato, integrando la propria dieta con alimenti appropriati. E’ necessario, invece, rivolgersi al medico di fiducia per una diagnosi opportuna se si notano anche vene un po’ ingrossate, raffreddamento delle mani o dei piedi e caviglie che si gonfiano spesso.

Come si manifesta la fragilità capillare
La minor resistenza dei capillari si presenta con venuzze evidenti a livello superficiale, soprattutto sul viso e sulle gambe, oppure il sanguinamento a livello cutaneo e delle mucose. La fragilità capillare che riguarda il viso (cuperosi) è tipica della pelle sensibile, genericamente si manifesta con l’ arrossamento intenso delle guance e delle ali del naso. Un problema estetico che, in ogni modo, non va sottovalutato.

L’ alimentazione suggerita per prevenire la fragilità capillare sarà ricca di verdura e frutta contenente vitamina C e antiossidanti in genere, vanno benissimo gli agrumi, soprattutto arance e pompelmo. Molto efficaci i prodotti alimentari e dietetici a base di frutti di bosco (lampone, mirtillo, mora, ribes e uva spina), ciliege, prugne viola.

Sono assolutamente controindicati per la fragilità capillare tutti gli eccessi quali dolci e il quotiniano consumo di pane, pasta e cereali privati della fibra che contengono naturalmente provoca alti livelli di zuccheri nel sangue che danneggiano i microvani. Altrettanto dannosi sono i grassi idrogenati e quelli saturi. Per integrare la dieta in fitoterapia sono largamenti usati gli estratti di polline, vite rossa ed altre droghe ricche in flavonoidi (mirtillo, propoli, cardo mariano, ginkgo Biloba, Rusco o pungitopo).

Un rimedio per limitare la fragilità capillare è l’ estratto di ippocastano che si ottiene dal seme della pianta originaria dell’ Asia occidentale, oggi largamente diffusa in tutta Europa. L’ escina, questo è il nome dell’ estratto, aumenta la resistenza dei capillari e ne regolarizza la permeabilità, la sua azione è rinforzata da un effetto vasotonico, cioè ha un’ azione di vasocostrizione venosa, che permette un miglior ritorno venoso. Presenta, inoltre, attività antiedematosa e antinffiamatoria. Si possono assumere 40 mg. di escina, tre volge al giorno a stomaco pieno.

Gli antocianosidi del mirtillo nero sono potenti antiossidanti, definiti vasoprotettori che, per le loro caratteristiche, sono molto efficaci e tollerabili. Fra i numerosi vantaggi anche un’ azione anticuperosi, rafforzano i microvasi e ne normalizzano la permeabilità, favoriscono la formazione del collagenene che rafforza il tessuto connettivo che sostiene i vasi sanguigni, impedendo così le microemoraggie. Si possono assumere 40 mg. di antocianosidi, 3 volte al giorno, a stomaco pieno.

Alcuni suggerimenti per chi soffre di fragilità capillare è evitare le cerette, soprattutto a caldo, sono dannose anche le lampade abbronzanti, meglio usare abbigliamento non troppo attillato, prestando molta attenzione ai forti sbalzi di temperatura. Soprattutto in caso di cuperosi è suggeribile non assumere cibi troppo caldi, come pure i massaggi con pressioni e/o manipolazioni eccessive, sconsigliata, infine, un’ attività fisica intensa (sport a livello agonistico).

Commenti (1)

  1. ho 60 anni e da qualche tempo mi capita di ritrovarmi con ematomi,sopratutto nelle mani.Basta un piccolo sforzo o colpetto che mi ritrovo con il dito (sopratutto le dita) viola e ingrossato,tutto preceduto da un fortissimo dolore.se prima mi poteva capitare una volta ogni tanto,ora è quasi giornaliero.Da cosa è determinato?ci sono cure?

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