Guida al pronto soccorso: cosa fare dopo la chiamata dell’ ambulanza in caso di emergenza

di Redazione 2

Dopo che l’ ambulanza è stata chiamata, nell’ attesa ci si può comunque rendere utili per prestare soccorso ai feriti. Ecco come…

LIBERARE LE VIE RESPIRATORIE
Fate in modo che l’ aria passi liberamente attraverso le vie respiratorie fino ai polmoni. Liberate delicatamente la bocca da qualsiasi frammento che possa ostruirla, quindi inclinate la testa all’ indietro il più possibile, premendo la nuca verso il basso e sollevando il mento. Se il ferito non respira ancora, praticategli subito la respirazione bocca a bocca. Se anche il cuore si ferma, effettuate immediatamente il massaggio cardiaco esterno agendo sul torace.

CONTROLLARE EVENTUALI EMORRAGIE
Controllate se l’ infortunato presenta gravi emorragie (tastando con la mano avvertirete certamente, se ve ne sono, le zone bagnate). Se è questo il caso, fate in modo di rendere minima la perdita di sangue: sollevate gli arti inferiori del ferito in modo di facilitare l’ afflusso di sangue al cervello.

IN STATO DI INCOSCIENZA IL PERICOLO MAGGIORE E’ IL SOFFOCAMENTO
Se l’ infortunato è in stato di incoscienza il maggior pericolo è che possa soffocare. Voltatelo nella posizione di sicurezza affinché possa respirare più facilmente. Controllate intanto che non vi siano fratture alla spina dorsale, alle ossa pelviche e agli arti. In questo caso noterete gonfiori e deformità. Se sospettate una frattura, specie alla spina dorsale, lasciate la persona nella posizione in cui si trova, favoritene la respirazione e restate con lei controllando che continui a respirare.

CURE ULTERIORI
Dopo aver praticato le cure consigliate nei tre punti precedenti, sistemate l’ infortunato nella posizione per lui più comoda allentando gli indumenti stretti: copritelo con un cappotto e, se è possibile, adagiatelo su una coperta. Notate se nel frattempo si evidenziano segni di shock, tranquillizzatelo e non lasciatelo solo. Esaminate la persona cercando ferite minori: se è cosciente chiedetele dove sente più dolore e controllate prima quest’ area.

Immobilizzate gli arti fratturati dell’ infortunato, bendate le zone ustionate e medicate le ferite. Prendete nota dei sintomi, come vertigini, nausea, intorpidimento; questi possono essere spia di altre offese subite. Ad intervalli regolari sentite il polso e scrivete ciò che notate: questi dati potrebbero rivelarsi utili al medico. Se l’ infortunato è in stato di incoscienza, osservatelo bene: guardate il colore della pelle; se ci sono perdite di sangue o di altro materiale dalla bocca, dal naso o dalle orecchie; valutate la sua temperatura e saggiate eventuali tumefazioni con il dorso della mano; controllate se egli porta con sé dei tesserini sanitari in cui è segnalata qualche malattia cronica o qualche altra condizione patologica. Questi elementi possono rendere più efficace l’ intervento del medico.

In fondo, “pronto soccorso” significa proprio praticare un trattamento immediato ed efficace che salva la vita della persona e impedisce il peggioramento delle sue condizioni in attesa dell’ intervento del medico. Spesso non dovrete fare altro che starle vicino, sistemarla il più comodamente possibile e rassicurarla mentre aspettate l’ ambulanza.

ACCORGIMENTI
Non somministrate a nessun ferito grave da bere o da mangiare: egli potrebbe vomitare e soffocare, oppure perdere conoscenza. Le eccezioni sono solo due: se l’ infortunato ha ingerito una sostanza velenosa o corrosiva, dategli latte o acqua per diluirla e calmare il dolore; se si tratta di un ustionato potete dargli acqua a piccoli sorsi.

COME SI SENTE IL POLSO
Per sentire il polso usate i polpastrelli delle dita (non del pollice). Con un orologio nella mano libera, controllate quante pulsazioni avvertite in un minuto. Il polso normale di un adulto è regolare, forte e varia da 60 a 80 battiti al minuto; prendete nota di ogni irregolarità, come un polso debole o irregolare.

Commenti (2)

  1. Ci sono delle imperfezioni, in quanto scritto in questo testo, che possono portare in alcuni casi ad arrecare un danno maggiore anzichè far del bene. ecco di seguito alcune correzioni per fermare un’emorragia, si può intervenire comprimendo direttamente sulla ferita con garze o in assenza fazzoletti e tener premuto finchè l’emorragia non si arresta o non arriva l’ambulanza. Se la persona è incosciente e ha subito un trauma non va girata sul fianco ne fatto muovere o spostare perchè, il trauma PUO’ ESSERE ASINTOMATICO. Se la persona è incoscente, va garantita la pervietà delle vie aeree, valutato la presenza di polso e respiro in caso di assenza di entrambi bisogna iniziare l’rcp. MAI DARE a chi ha ingerito una sostanza tossica da bere perchè potrebbero esserci reazioni fra le 2 componenti. l’ustionato è da considerarsi come pz traumatico per cui NON va dato da bere.

  2. se la persona è incosciente, che il trauma possa essere asintomatico è irrilevante.. tanto è incosciente.
    il bls laico prevede l’inizio della RCP in assenza di respiro. il reperimento del polso non è previsto.
    per tutto il resto ok…

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