Ricerca medica: inquinamento ambientale e cause della sterilità maschile e femminile

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Chi ha deciso di mettere in cantiere un bambino e non ci riesce potrebbe essere vittima di una nuova causa di sterilità: l’ inquinamento ambientale.
In particolare, la responsabilità della sterilità va attribuita ai cosiddetti “interferenti endocrini” che pregiudicano soprattutto la fertilità maschile.
La lista dei fattori ambientali responsabili della sterilità è lunga, ecco i principali.

L’ INSETTICIDA CLORPIROFOS: è uno dei pesticidi più usati in agricoltura, già ritenuto causa di perdite di memoria e insonnia nei lavoratori esposti. Un recente studio dell’ Istituto Superiore di Sanità ha dimostrato che questa sostanza tossica interferisce nel dialogo tra sistema nervoso e endocrino alterando la produzione di due ormoni (ossitocina e vasopressina) con effetti negativi anche per le donne incinte. Lavare quindi accuratamente frutta e verdura se non provengono da coltivazioni biologiche.

I PLASTIFICANTI: gli flalati e il bisfenolo sono sostanze aggiunte alle materie plastiche e si trovano in oggetti di uso comune come stoviglie, rivestimento delle lattine, cosmetici, giocattoli. Sono responsabili di alterazioni ormonali e problemi al feto.

I RITARDANTI DI FIAMMA: sono utilizzati in molti prodotti elettronici, gommapiuma per divani, prodotti tessili, ma possono finire anche nelle falde acquifere con rischi per l’ equilibrio ormonale e per la tiroide.

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