Alimentazione equilibrata e miti da sfatare

di Redazione 3

Per la nostra salute e per il nostro benessere, una sana alimentazione deve essere varia ed equilibrata, oltre ad abbinarsi ad un sano stile di vita e all’ attività fisica. Vediamo allora alcuni miti da sfatare per una corretta alimentazione.
Gli integratori non sono necessari nello sport
Il business dietetico degli integratori (bibite arricchite di sali minerali e vitamine per reintegrare presunte perdite che si verificano con la sudorazione) ha trovato un terreno fertile nello sport; non solo tra i grandi professionisti, ma ancor di più tra gli “sportivi della domenica” e nelle palestre. Ma servono davvero gli integratori ? Uno sportivo allenato e correttamente nutrito non ha bisogno, almeno per la prima ora di attività, di integrazioni di zuccheri e sali: un’ alimentazione bene equilibrata fornisce a qualsiasi sportivo tutti i sali minerali necessari e l’ unica reintegrazione, davvero necessaria per chiunque svolga un’ attività fisica capace di creare sudorazione, è quella dell’ acqua ! Infatti un’ aggiunta eccessiva di zucchero o di sali minerali all’ acqua provoca un rallentamento dello svuotamento gastrico e quindi un ritardo nella reidratazione. Le bevande troppo concentrate in zucchero o sali restano “sequestrate” a lungo nello stomaco ritardando la discesa nei successivi tratti intestinali, dove ha luogo l’ effettivo assorbimento dei principi alimentari.
Il rischio alimentare non è uguale per tutti
C’è molta esagerazione sui meriti di una buona alimentazione, ma c’è molta realtà sui rischi a cui espone uno stile alimentare errato. Un’ alimentazione errata si tramuta, per alcuni più che per altri, in un fattore di rischio: uno stile alimentare errato può accrescere la possibilità statistica che ognuno di noi ha di contrarre infarto, diabete, gotta, calcolosi o molte altre patologie, incluse diverse forme tumorali, facilitate, se non del tutto originate, da fattori alimentari. Ma è troppo ingenuo incolpare solo dimenticando il contributo del fumo, della sedentarietà, del sovrappeso, dell’ ipertensione arteriosa, della vita stressante e infine dei caratteri ereditari. Una corretta alimentazione va associata ad un corretto e sano stile di vita.

Lo zucchero non provoca il diabete
Non è mai stato dimostrato che lo zucchero sia causa di malattia, salvo per quanto può riguardare una più frequente comparsa della carie nei soggetti predisposti a causa dell’ acidità salivare. Contrariamente a quello che si pensa, lo zucchero non ha nulla a che fare neppure con la comparsa del diabete. È vero che, purtroppo, mangiando un cibo che piace si è portati facilmente ad eccedere e quindi ad aumentare il totale delle calorie ingerite. Sarà poi il sovraccarico metabolico (e non lo zucchero) a causare l’ obesità che, protratta per anni, faciliterà nei soggetti geneticamente predisposti e in età avanzata la comparsa del diabete di tipo 2, non insulino-dipendente.
Carboidrati: non è sempre utile abolire il pane
I carboidrati complessi dei cereali, dei legumi, dei tuberi, rappresentano la benzina “pulita” e meno inquinante per le esigenze energetiche delle cellule umane. Secondo le regole della scienza dell’ alimentazione i carboidrati devono fornire almeno la metà delle calorie di cui ha bisogno l’ uomo, sedentario o sportivo che sia. È poi indifferente che tale quota derivi dal pane, dalla pasta, dal riso o dai legumi, dato che l’ assorbimento dell’ amido avviene sempre sotto forma di glucosio. Non c’è giustificazione perciò per abbandonare il consumo del pane, piuttosto occorre equilibrarne le quantità con gli altri cibi amidacei (pasta, riso, legumi) che si utilizzano nella giornata.
Proteine: non è necessario abolire la carne dall’ alimentazione (a meno che non si faccia una scelta vegetariana)
Dal punto di vista della qualità dei nutrienti, la carne fornisce un apporto di proteine particolarmente qualificato non solo per la completezza e per il rapporto ottimale dei principali amminoacidi, ma anche per la presenza di minerali come il ferro e lo zinco o di bioregolatori come la carnitina o di vitamine dell’importanza del complesso B. Quando la carne non viene accompagnata nello stesso pasto da altri piatti ricchi di grassi animali, può far parte di una corretta ed equilibrata varietà alimentare.
Il gelato non è sempre un peccato di gola
Il gelato non fa male e va considerato come un qualsiasi altro alimento. La composizione dei gelati può essere molto diversa ma si possono distinguere tre tipi di gelati: con crema di latte, con grassi vegetali, alla frutta. I primi due contengono latte e sono pressoché equivalenti, come valore nutritivo; i gelati a base di frutta si ottengono utilizzando acqua, zucchero e polpa di frutta, perciò hanno meno proteine e grassi e hanno anche meno calorie totali. Nessun vantaggio nutrizionale (se non il basso apporto calorico) può derivare dai ghiaccioli alla frutta, privi di proteine e di grassi, ma squilibrati per l’ esclusiva presenza di zucchero e di additivi aromatizzanti. La rapidità di assimilazione fa del gelato l’ alimento ideale per i pasti intermedi, non soltanto per i ragazzi o per gli sportivi, ma anche per quegli adulti che avendo imparato, per scelta o necessità, a semplificare il pranzo, possono concedersi uno spuntino pomeridiano. La moderna dietologia ha conferito al gelato il ruolo di “nutriente”, cioè di possibile scelta alimentare indubbiamente lecita e gradevole, anche se per gli obesi può trasformarsi in un peccato di gola.
Dieta e pasta: convivenza possibile
Nessun alimento, come tale, fa ingrassare. L’ obesità si instaura soltanto quando il totale dell’ energia introdotta con gli alimenti supera il totale delle spese energetiche. La pasta può rientrare, quindi, sia nelle diete ipocaloriche che in quelle ipercaloriche: è solo questione di quantità e di condimenti. Questo alimento può essere accusato, in teoria, di non essere completo ed equilibrato. Tutto ciò è vero, almeno dal calcolo delle tabelle dietetiche, perché la pasta manca di grassi e le sue proteine scarseggiano di due aminoacidi importanti, per esempio la lisina e la treonina. Ma bastano un paio di cucchiaini di formaggio o del ragù per riequilibrare la completezza del piatto. A questo punto si può o si deve rinunciare a un “secondo” piatto per limitarsi a un abbondante contorno di verdure e a una porzione di frutta. (Vedi anche: Dieta e pasta)

Commenti (3)

  1. Sono daccordo sul fatto di non abolire la carne dall’alimentazione , anche durante una dieta ipocalorica , si deve dare il giusto apporto di proteine al nostro organismo .

  2. Tutti dovrebbero essere informati su un giusto apporto di proteine e su una corretta alimentazione . le diete dovrebbero contenere un giusto rapporto tra proteine e carboidrati .

  3. Sono d’accordo quasi su tutto ma lo zucchero,come anche il cioccolato o cibi ricchi di zucchero,possono provocare picchi glicemici.Tutti i cibi che apporatano carboidrati se consumati prima di una attività sedentaria si trasformano in grassi.

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