Milano: un camper per il diritto alla salute

di Redazione 1

A Milano è stato inaugurato il camper dello star bene: la salute è un bene prezioso, essere e mantenersi sani è un dovere per sé e per gli altri. Un’ iniziativa nata dalla consapevolezza che in città serve un’ azione di tutela della salute dei cittadini milanesi e di tutti coloro che vi risiedono. Dal mese di aprile sarà quindi operativa l’ iniziativa dell’assessore alla Salute del Comune di Milano per la prevenzione, l’educazione e il controllo del territorio: progetto-laboratorio Immigrazione sana, il primo passo verso l’integrazione è quello di avere condizioni di buona salute. L’immigrazione è un fenomeno che va governato. Se è compito del legislatore garantire un percorso di ingresso nella legalità, è poi compito dell’Amministrazione locale assicurare che la cittadinanza rifletta i canoni del rispetto dei diritti e dei doveri dei cittadini. Tra questi diritti e doveri, quello della salute è il principale fattore di virtuosa e propositiva partecipazione sociale nella comunità di residenza o di dimora abituale. Essere cittadini significa garantire che la propria salute sia protetta, che non sia un pericolo per gli altri e che gli altri non siano un pericolo per noi. Prima di tutto prevenire: l’ Assessorato alla Salute intende promuovere una concreta e responsabile integrazione degli immigrati sul versante della salute con particolare riguardo a prevenzione, educazione sanitaria e patologie infettive. I Camper Immigrazione Sana saranno due mezzi non inquinanti (un Ducato ibrido e un Doblò idrogeno) operativi da fine aprile con la finalità di fare promozione, formazione sanitaria e controllo del territorio. I due veicoli sono contrassegnati dalla scritta ben visibile “Immigrazione Sana – La salute non è solo un diritto ma anche un dovere” e dal logo dell’Assessorato alla Salute.

I residenti immigrati “regolari” a Milano sono 170.619, così suddivisi: 33.241 Paesi Europei; 39.240 Africa; 37.554 Americhe e 60.435 Asia. Accanto a questa realtà vive e lavora il “popolo dei clandestini”, immigrati irregolari che spesso vivono in condizioni di degrado e igienico-sanitarie sotto il limite di sicurezza: situazioni che vanno affrontate e risolte. La situazione degli immigrati può essere schematizzata in 3 gruppi:
• patologie che l’immigrato porta con sé dal paese d’origine: malattie infettive (es. tubercolosi e salmonellosi), parassitosi, lesioni di vario tipo subite nel paese d’origine (es. traumi malcurati, mutilazioni rituali)
• patologie da disagio o degrado: patologie acquisite in Italia in conseguenza di condizioni di vita precarie (es. infezioni cutanee da scarsa igiene personale, stati di malnutrizione)
• patologie comuni anche alla popolazione italiana che assumono particolare gravità in condizioni di vita precarie (es. infezioni delle vie aeree superiori).

A tutto questo si aggiunge la presenza dei campi nomadi, aree di concentrazione di situazioni a rischio (droga e prostituzione) oltre all’ offerta di salute e servizi sanitari (rete dei servizi)
Sui Camper Immigrazione Sana lavoreranno medici e mediatori culturali per promuovere interventi di educazione alla salute e igienico-sanitari. Un impulso alla cura della salute anche in quelle frange di popolazione immigrata che difficilmente si rivolgono spontaneamente alle istituzioni e al volontariato. Si tratta di un servizio che funge da “antenna sanitaria” sul territorio per facilitare l’accesso di tutti ai servizi e rispondere all’ esigenza di sicurezza sanitaria dei milanesi. E’ per questa ragione che si è provveduto a mappare la città per aree di presenza delle varie comunità straniere, dei campi nomadi autorizzati e abusivi, delle zone in cui è più fortemente connotato il disagio sociale per il sovradimensionamento della presenza straniera, dei centri di raccolta e di assistenza (Opera di San Francesco per i Poveri e Fondazione Fratelli di San Francesco saranno le prime strutture ad attivarsi), dei territori in cui vi è una forte concentrazione di spaccio e di consumo di sostanze stupefacenti e di prostituzione.

Salute nelle carceri – Il progetto coinvolge anche le strutture penitenziarie. Infatti l’Assessorato alla Salute ha stipulato con il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria un protocollo d’intesa per la creazione di un “Osservatorio sulla Salute nelle Carceri” per la raccolta dati, mappatura e monitoraggio delle patologie e realizzazione di una sinergia positiva per la cura e per la prevenzione nella comunità carceraria. L’obiettivo è quello di formare e informare con continuità di assistenza anche dopo l’uscita dalle Case Circondariali con conseguente riflesso positivo sulla cittadinanza.

Prevenzione dalla scuola – Ma la buona salute comincia già tra i banchi. Per questo, nell’ambito del protocollo istituito tra Assessorato alla Salute e Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia, verranno promosse iniziative per favorire un’ integrazione sana degli studenti stranieri che frequentano le scuole.Si studieranno modalità di intervento per potenziare i controlli delle malattie infettive nelle scuole e il controllo della posizione vaccinale secondo specifici protocolli in base alle normative di legge. Risulta fortemente sentita, in ambito scolastico, la necessità di un counselling medico-scolastico di supporto a tutti i problemi di salute della popolazione scolastica che possa anche rassicurare alunni e famiglie sulle patologie e sui rischi, veri o presunti, della vita in una comunità multietnica, e favorisca la diffusione della cultura della prevenzione e della salute anche presso studenti che possono provenire da culture che ne sono carenti.

Fonte: Comunicato Stampa Comune di Milano

Commenti (1)

  1. sono daccordo

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